19 marzo 2014

Roncalli e Bosilkov, Босилков и Ронкали: due santi all'ombra di San Giuseppe

Mons. Roncalli in visita a Bardarski Gheran, luglio 1925
Pubblico qui un mio breve intervento tenuto ieri nel paese bulgaro di Bardarski-Gheran, in occasione degli 80 anni di costruzione della chiesa parrocchiale di San Giuseppe. Buona lettura, e... auguri a tutti i papà secondo la carne, e secondo lo spirito.
Надолу има и на български език!

Buonasera a tutti.
            Sono molto contento che all’interno delle celebrazioni per gli ottant’anni della costruzione della vostra chiesa parrocchiale dedicata a S. Giuseppe (1934), voi amici e fratelli di Bardare abbiate voluto dedicare un momento a questi due Santi.
            Ottant’anni fa infatti il beato Angelo Giuseppe finiva il proprio in Bulgaria e nello stesso tempo il beato Eugenio iniziava il suo lavoro presso di voi. Uno partiva, l’altro cominciava.
            Mi piace allora iniziare questo piccolo incontro con le parole che un recente martire, don Andrea Santoro, ucciso in Turchia nel 2006, scrive in una sua lettera:
           “E’ per me un tempo di incubazione e di attesa. Un tempo di silenzio, come per il seme sotto terra e per il bambino in crescita. I tempi di Dio sono lunghi, quelli orientali ancora di più. E poi, come dice san Paolo, uno semina, l’altro irriga, l’altro concima, l’altro raccoglie: la Chiesa è prima di noi ed è dopo di noi. Ognuno in questa catena rappresenta un anello. Dio sa tutto e provvede a tutto: accettare di essere un ‘istante di una lunga storia’ e ‘un piccolissimo frammento di un insieme’, ecco un ottimo esercizio ascetico e una vera prova di amore, perché ci libera dall’orgoglio, dalla fretta e dalla presunzione. Cerco di incamerare tutto questo col cuore e non solo con la testa[1].