09 giugno 2014

Архиепископ Анджело Ронкали – миротворецът в Българската Църква


Добър ден на всички,
Тази моя поява, може да се счита за своеобразна покана към прочита на наскоро публикуваната в Италия книга „Анджело Джузепе Ронкали. Вълкът, мечката, ангето. Българска кореспонденция с дон Карл Раев и монс. Дамян Теелен”. Книга, която издадох съвместно с Фондация Папа Йоан ХХІІІ, Бергамо.
Голяма беше изненадата ми, щом се натъкнах, още при пристигането ми в Белене, преди три години, на шейсетина оригинални ръкописни писма на монс. Ронкали до дон Карл Раев – български мирски свещеник, съхранявани в енорийския архив.
Откритието ме изпълни с радост, ентусиазъм и любопитство. В свободното си време започнах да изучавам и други документи, свързани с онзи период, за да достигна до сърцевината на трудния конфликт, разтърсвал в продължение на десетилетия католическата беленска общност, отекнал в цялата северна епархия на България и подтикнал Апостолическият визитатор, умело и почти неуловимо, да влезе в ролята на умиротворител.

02 aprile 2014

Una settimana di Roncalli con i Passionisti in Bulgaria

Il vecchio seminario dei Passionisti a Russe,
dove Roncalli trascorse questi esercizi nel 1930
RITIRO SPIRITUALE A RUSSE
CASA DEI PADRI PASSIONISTI 
28 APRILE - 4 MAGGIO 1930

684. Fac me Cruce inebriari...

Un complesso di circostanze conferisce al mio raccoglimento spirituale una nota speciale di abbandono in Gesù sofferente e crocifisso, mio Maestro e mio Re. Le pene, attraverso le quali nei decorsi mesi il Signore ha voluto provare la mia pazienza, per le pratiche circa la fondazione del seminario bulgaro; la incertezza che perdura da oltre cinque anni quanto ai compiti definitivi del mio ministero in questo paese; le angustie e le difficoltà di non poter far di più, e del dovermi contenere in una vita di eremita perfetto, contro la tendenza del mio spirito alle opere del ministero diretto delle anime; il malcontento interiore di ciò che c'è ancora di umano nella mia natura, anche se sin qui sono riuscito a tenerlo in disciplina: tutto mi rende più spontaneo questo santo abbandono, che vorrebbe insieme essere elevazione e slancio verso una imitazione più perfetta del mio Divino Esemplare. 

Roncalli con mons. Theelen e i Passionisti a Russe
685. Intorno a me, in questa grande casa, solitudine assoluta e bellissima, negli effluvii della natura in fiore; in faccia, il Danubio; e, al di là del grande fiume, la ricca pianura rumena, che nella notte talora rosseggia pei depositi petroliferi in combustione. Durante tutta la giornata silenzio perfetto.
A sera il buon vescovo passionista mgr. Theelen viene a tenermi compagnia per la cena. 
Lo spirito resta applicato tutto il giorno alla preghiera e alla riflessione. Esercizi molto semplici. Seguo il testo di sant'Ignazio; secondoché mi torna più opportuno, mi soffermo o passo oltre. 
Letture: un trattato moderno del p. Plus: La follia della Croce, e qualche altro autore, spigolando qua e là. O Gesù, ti ringrazio di questa solitudine che mi dà vero riposo e gran pace spirituale. 
Come fiori spirituali di questo ritiro, piacemi cogliere e fissare qui alcune pochissime cose. 

19 marzo 2014

Roncalli e Bosilkov, Босилков и Ронкали: due santi all'ombra di San Giuseppe

Mons. Roncalli in visita a Bardarski Gheran, luglio 1925
Pubblico qui un mio breve intervento tenuto ieri nel paese bulgaro di Bardarski-Gheran, in occasione degli 80 anni di costruzione della chiesa parrocchiale di San Giuseppe. Buona lettura, e... auguri a tutti i papà secondo la carne, e secondo lo spirito.
Надолу има и на български език!

Buonasera a tutti.
            Sono molto contento che all’interno delle celebrazioni per gli ottant’anni della costruzione della vostra chiesa parrocchiale dedicata a S. Giuseppe (1934), voi amici e fratelli di Bardare abbiate voluto dedicare un momento a questi due Santi.
            Ottant’anni fa infatti il beato Angelo Giuseppe finiva il proprio in Bulgaria e nello stesso tempo il beato Eugenio iniziava il suo lavoro presso di voi. Uno partiva, l’altro cominciava.
            Mi piace allora iniziare questo piccolo incontro con le parole che un recente martire, don Andrea Santoro, ucciso in Turchia nel 2006, scrive in una sua lettera:
           “E’ per me un tempo di incubazione e di attesa. Un tempo di silenzio, come per il seme sotto terra e per il bambino in crescita. I tempi di Dio sono lunghi, quelli orientali ancora di più. E poi, come dice san Paolo, uno semina, l’altro irriga, l’altro concima, l’altro raccoglie: la Chiesa è prima di noi ed è dopo di noi. Ognuno in questa catena rappresenta un anello. Dio sa tutto e provvede a tutto: accettare di essere un ‘istante di una lunga storia’ e ‘un piccolissimo frammento di un insieme’, ecco un ottimo esercizio ascetico e una vera prova di amore, perché ci libera dall’orgoglio, dalla fretta e dalla presunzione. Cerco di incamerare tutto questo col cuore e non solo con la testa[1].