Bardarski-Gheran, agosto 1925. Da sinistra a destra: p. Luigi Manuscev, don Kiril Kurtev, mons. Angelo Roncalli, p. Metodi Karabenciov e dom Costantin Boschaerts. |
Mi pare bello, all'inizio di questo nuovo blog, cominciare da Bardarski-Gheran, piccolo paese disperso nelle pianure della Bulgaria settentrionale, che appena qualche anno dopo accoglierà come parroco il futuro beato mons. Eugenio Bosilkov.
Cominciamo da qui con una fotografia (molto famosa tra noi Passionisti) che secondo me è uno dei più bei ricordi della presenza del beato Roncalli in Bulgaria, il quale appunto scrive che queste prime esperienze "mi resteranno nella memoria del cuore sin chè viva".
Questa foto fu scattata a Bardarski-Gheran nell'agosto del 1925, durante il passaggio del Visitatore Apostolico nella Diocesi di Nicopoli.
Molto bella, perchè sul carro con Roncalli ci sono due Passionisti, il futuro vescovo dei cattolici di rito orientale e un cappuccino, insieme ai ragazzi e gali adulti di Bardarski: una sintesi quasi completa della chiesa bulgara del tempo.
Pubblico poi qui due lettere inedite, con cui mons. Roncalli ringrazia p. Manuscev per l'invio di questa e altre foto.
Molto Reverendo
Padre LUIGI MANUSCEFF Passionista Sofia – Rue Liouline, 3
Parroco di BARDARSKI - GHERAN 31 agosto 1925
Mio caro Padre.
La ringrazio degli avanzi di Troja che è riuscito a mandarmi. Meglio poco che niente.
Ciò che è più significativo a notarsi è questo, che la presa meglio riuscita è quella del famoso Faiton coi cavalli dell’Apocalisse e del rispettabile automedonte[1].
Ah! se ci fosse stato il cinema a prendermi l’ultimo saluto dei fedeli di Bardarski come io lo contemplai per l’ultima volta volgendomi indietro dall’automobile portasaponi! Ma pazienza. Quello spettacolo però e parecchi altri di cui fummo testimonio e parte nella Visita alla Bulgaria del Nord, mi resteranno nella memoria del cuore sin chè viva,insieme col ricordo carissimo del P. Manusceff che mi fece così preziosa ed edificante compagnia. Il Signore la ringrazii per me e moltiplichi i frutti del suo fervoroso lavoro nella sua bella parrocchia.
Gradirò tanto le altre fotografie che mi promette. Se questa le arriva prima di aver fatta la spedizione, sia così buono da mandarmele a questo indirizzo: (ITALIA) prov. Di BERGAMO. Carvico per SOTTO IL MONTE. Là è il romitaggio dove fra qualche giorno spero di prendermi un po’ di riposo per ritornare poi alla fine di autunno e riprendere il mio buon lavoro qui in questa bella Bulgaria.
Godo dirle che le cose di Raeff sin qui procedono colla grazia del Signore molto bene. Preghiamo per lui. Benedico di cuore lei ed anche il suo buon fratello Tiburtino.
+ A. G. R.
[1] Faeton (Fetonte) il dio greco che ha dato il nome alla classica carrozza trainata da cavalli, è sinonimo di leggerezza, eleganza e comfort. Roncalli lo usa evidentemente in modo ironico, riferendosi allo scomodissimo carretto portasaponi.
Anche il riferimento ai quattro cavalli dell'Apocalisse (cfr. Ap 6,1-8) è ironico, e Roncalli si riferisce ai quattro preti presenti con lui sulla "carrozza": p. Manuscef, don Kurtev (futuro vescovo dei cattolici di rito orientale), p. Karabenciov e il quarto, che pare un cappuccino, ma di cui non ho ancora scoperto il nome.
Automedonte invece era il cocchiere di Achille durante la guerra di Troia; il suo nome è diventato sinonimo di autista.
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Rev. Padre LUIGI
MANUSCEFF Passionista VISITA APOSTOLICA in Bulgaria
Parroco di BARDARSKI - GHERAN N° 408 - Sofia, 10 gennaio 1926
Mio
caro Padre.
Vive grazie dei suoi auguri che le ricambio moltiplicati in
benedizioni per lei e per tutti i suoi lavori.
Ho
ricevuto tutte le belle fotografie che ella si è compiaciuta mandarmi, tanto le
grandi fatte a Bregare, come le molte piccole ma bellissime sue di recente e di
antica data. Ricordo di averla anzi subito ringraziata, e non mi spiego come la
lettera non le sia giunta. Rinnovo ora i ringraziamenti. In realtà la sua fama
di fotografo è completamente rivendicata nella mia estimazione. Le posso
assicurare che ha già fatto il giro di Bergamo e di Roma, dove io ho mostrate
quelle fotografie, magnificando naturalmente l’artista.
Le
conservo ora come un caro ricordo di lei e della mia peregrinazione apostolica
nella Bulgaria del Nord.
Mio
caro Padre. Proseguiamo con lena il lavoro per Nostro Signore e per le
anime. Ella ha una magnifica parrocchia che le potrà procurare molto conforto.
Ma bisogna sapere affrontare tutto con grande tranquillità di spirito e
dolcezza e pace con tutti, specialmente coi nemici, come mi sforzo umilmente di
fare anch’io.
Raeff
è tornato da Roma, assolto dalle censure, ed in attesa di passare l’ultimo
periodo di prova sotto gli occhi di S. E. mons. Vescovo, per essere riammesso
alla celebrazione della S. Messa. Da quando io lo incontrai la prima volta a
Svistoff, il 5 agosto, ad ora egli si è diportato benissimo. Cooperiamo tutti,
e di cuore, colla preghiera e colla carità perché, nel silenzio e nel perdono
si chiuda questo troppo lungo periodo di dolori per la diocesi di Roustchouk.
Un bel finire, così come lo intendiamo, farà onore a tutti ed aprirà per i PP.
Passionisti e per tutti i cattolici della Bulgaria del Nord un’era nuova di
apostolato tranquillo e fecondo.
Questo
accenno mi sono permesso con lei, perché ella più di ogni altro mi può leggere
nel cuore, e può esercitare una buona influenza sopra tutti i suoi degni e cari
confratelli.
La
benedico rinnovandole l’augurio di ogni letizia. La prego di ricordarmi alle
buone Suore, che pure benedico ed alle cui preghiere mi raccomando.
devotissimo
obbedientissimo
+
A. G. R.
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